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Contributi a fondo perduto alle nuove imprese artigiane

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Contributi a fondo perduto alle nuove imprese artigiane

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La Regione Friuli Venezia Giulia rendi disponibili contributi a fondo perduto in regime de minimis Regolamento UE 1407/2013 riservato alle nuove imprese artigiane, c’è tempo fino al 31 ottobre 2021 per inviare le domande. Vediamo di che cosa si tratta, quali sono le spese ammissibili e l’entità del contributo.

Chi può accedere

Le nuove imprese artigiane hanno la possibilità di accedere in Friuli Venezia Giulia a una nuova linea di contributi a fondo perduto. I beneficiari sono appunto le microimprese, le piccole e medie imprese, i consorzi e le società consortili, anche in forma cooperativa, iscritti all’Albo provinciale delle imprese artigiane (A.I.A.), di cui all’articolo 13 della legge regionale 12/2002. L’impresa deve essere iscritta all’A.I.A. per la prima volta. Il titolare o il socio imprenditore dell’impresa richiedente non deve risultare titolare o socio imprenditore di impresa artigiana già iscritta all’A.I.A. e successivamente cancellata ovvero di impresa non artigiana già iscritta al registro delle imprese.

Le spese ammesse ai contributi

Accedono ai contributi le spese effettivamente sostenuti nei sei mesi antecedenti (entro il termine di 24 mesi decorrenti dalla data di iscrizione all’A.I.A.) e nei ventiquattro mesi successi all’iscrizione all’A.I.A.

Le SPESE AMMESSE:

  • Spese legali legate alla costituzione dell’impresa
  • Acquisizione di un piano di analisi e sviluppo aziendale
  • Acquisto di macchinari, macchine operatrici prive di targa e attrezzature nuove di fabbrica da destinare esclusivamente alla nuova attività artigiana
  • Acquisto di arredi per ufficio
  • Acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa
  • Interventi aventi rilevanza urbanistica o edilizia ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 19/2009 esclusa la costruzione
  • Spese di progettazione, direzione lavori e collaudo, nel limite massimo del 15% delle spese per gli interventi di cui al punto precedente
  • Spese concernenti il salario netto relativo ai dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
  • Spese per l’acquisizione dei seguenti servizi, beni materiali ed immateriali per facilitare l’accesso al commercio elettronico, di cui all’art. 37:
    • consulenza per la creazione di siti di commercio elettronico;
    • consulenza specialistica per lo sviluppo, la customizzazione e la personalizzazione dell’applicazione;
    • consulenza per l’integrazione con altri sistemi informativi aziendali;
    • assistenza per utilizzo e gestione del sito;
    • servizi di traduzione dei testi del sito;
    • consulenze per studi di web marketing, per piani di diffusione e posizionamento del sito web finalizzati alla promozione del sito;
    • hardware per una sola postazione completa (incluso il sistema operativo);
    • hardware specifico per la gestione delle transazioni commerciali sulla rete internet e per i sistemi di sicurezza di connessione alla rete;
    • sistemi informatici (software, brevetti) acquistati o ottenuti in licenza comprese le spese per la registrazione del nome di dominio e della casella di posta elettronica;
    • software specifici per la gestione delle transazioni commerciali sulla rete internet e per i sistemi di sicurezza della connessione alla rete, inclusa la Secure payment System;
    • applicativi e programmi per l’integrazione con altri sistemi informativi aziendali;
  • Spese legate all’utilizzo di piattaforme di crowdfunding
  • Spese per i corsi di formazione attinenti all’attività aziendale rivolti al titolare ed ai dipendenti 

È ammissibile l’importo dell’IVA qualora rappresenti un costo indetraibile per l’impresa.

L’importo dei contributi

L’importo concesso come contributo è pari al 40% delle spese ammissibili, elevato al 50% se sussistono una di queste condizioni:

  • imprese artigiane giovanili
  • imprese artigiane femminili
  • imprese localizzate in zone di svantaggio economico

Un ulteriore aumento di 5 punti percentuali viene dato alle aziende che hanno conseguito un rating di legalità con delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

La spesa complessiva ammissibile parte da un minimo di 5.000 e a un massimo di 75.000 €.

La domanda va inviata tramite PEC con la modulistica che trovate qui sotto. C’è tempo fino al 31 ottobre 2021 per inviare le domande che saranno sottoposte a procedimento valutativo in base all’ordine cronologico di arrivo e fino all’esaurirsi delle risorse finanziari disponibili.

MODULISTICA

SITO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

CATA FVG

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